Sala di Costantino

La Sala, destinata a ricevimenti e cerimonie ufficiali, fu decorata dagli allievi di Raffaello, sulla base di disegni del maestro, morto prematuramente prima della fine dei lavori (1520). Essa prende il nome da Costantino (306-337 d.C.), primo imperatore romano a riconoscere ufficialmente la religione cristiana concedendo la libertà di culto. Sulle pareti sono raffigurati quattro episodi della sua vita che testimoniano la disfatta del paganesimo e il trionfo della religione cristiana: la Visione della Croce, la Battaglia di Ponte Milvio, il Battesimo di Costantino e la Donazione di Roma. Completano la decorazione della Sala figure di grandi pontefici fiancheggiate da figure allegoriche di Virtù. L'originario tetto ligneo di Leone X (pontefice dal 1513 al 1521) fu sostituito sotto Gregorio XIII (pontefice dal 1572 al 1585) dall'attuale volta, la cui decorazione venne per ordine del pontefice affidata a Tommaso Laureti che raffigurò nel riquadro centrale il Trionfo della religione cristiana. I lavori furono portati a termine alla fine del 1585 sotto papa Sisto V (pontefice dal 1585 al 1590).
I restauri recentemente condotti sulle pareti dell’ambiente hanno confermato l’autografia raffaellesca delle figure della Comitas e della Iustitia, dipinte a olio su muro secondo una tecnica sperimentale, rispettivamente alla destra della Visione e della Battaglia.